Procida – Isole Campane – Napoli
La pittoresca baia della Marina Corricella è un’esplosione di colori: i suoi pescherecci, e le caratteristiche case dell’architettura mediterranea fanno di essa uno dei luoghi più fotografati nel mondo. Terra Murata è la parte più antica dell’isola da esplorare con una piacevole passeggiata a piedi. La chiesa dell’Abbazia di San Michele ha un piccolo museo pieno di libri antichi, vestimenti religiosi e scene di natività. Procida ha una tradizione marittima molto forte; la cucina locale è eccellente ed una serie di stradine rende piacevole la visita ai luoghi più isolati. Procida ha molte belle spiagge,
come la Chiaia, la Chiaiolella e il Pozzo Vecchio. Intorno all’isola ci sono baie altrettanto belle specialmente nelle aree della Chiaia, del Pozzo Vecchio e dell’isola di Vivara; quest’ultima è collegata a Procida attraverso un ponte ed è un’area protetta con molte specie di uccelli migratori. L’accesso a Vivara non è consentito, tuttavia è piacevole circumnavigarla in barca. La cucina locale è eccellente con una notevole scelta di piatti ai frutti di mare di ortaggi locali, frutta, vino, ed il famoso liquore “limoncello” fatto con limoni dell’isola. Il “coniglio alla cacciatora” è una specialità procidana… una vera tentazione per il palato! Ci sono molti ristoranti lungo il porto principale di Marina Grande, di Marina Corricella con vedute particolarmente incantevoli. Altri ristoranti tipici si trovano anche lungo le spiagge dell’isola.
Cucina e prodotti tipici
Nella cucina procidana fanno da padrone i prodotti della terra (in particolare carciofi e limoni) e del mare.
Il limone procidano ha la particolarità di essere molto grande, poco acre e con l’albedo (la parte bianca compresa tra la buccia e la polpa) molto sviluppata. Uno dei piatti più particolari in cui viene utilizzato questo prodotto è la tradizionale insalata di limoni, fatta con limoni di Procida a tocchetti, aglio, olio, peperoncino, sale e menta. Ottima anche la produzione del classico limoncello.
Molto particolare anche la pasta detta pescatora povera, nella quale si utilizzano peperoncini verdi fritti ed alici.
Tra i dolci della tradizione troviamo il casatiello dolce, una sorta di ciambella tipicamente pasquale lievitata con il lievito madre solitamente utilizzato per il pane. Più moderna invece è la lingua, un dolce composto da pasta sfoglia ripiena di crema pasticcera e ricoperto di zucchero.
Negli ultimi anni, infine, sono sorte diverse sagre paesane durante le quali è possibile assaporare piatti tipici e bere il vino locale; tra quelle di maggior successo la “Sagra del Vino”, a novembre.