Ventotene – Isole Pontine
Anticamente denominata dai greci Pandoteira, l’isola divenne in seguito una colonia romana dove venivano confinati per vari motivi membri della famiglia imperiale. Famosa esiliata fu la figlia unica di Augusto, Giulia (39a.c.-14d.c.) nel grande sontuoso complesso, detto per l’appunto “Villa Giulia” nella zona dell’isola denominata “Punta Eolo”.
Di questa villa rimangono poche resti ma visitabili. Una delle colonne si trova oggi sulla piazza del Comune come monumento ai caduti, altre sono esposte al Museo Storico Archeologico dell’isola. A Ventotene, nell’arco dei decenni furono anche confinate: Agrippina Major, Livilla, Ottavia e Flavia Domitilla, tutte per motivazioni diverse.
Ci sono due possibilità di ancoraggio nel porto: il Porto Romano (o Porto Vecchio, scavato nel tufo dai Romani), piccolo ma molto bello, ed il Porto Nuovo, non molto pittoresco ma più conveniente ed attrezzato. Da notare che nel Porto Nuovo c’è di solito un’onda lunga. Sono possibili rifornimenti di combustibile ed acqua.
Il lato occidentale vanta due baie fantastiche: Cala Parata e Punta Pascone.
Presso il Municipio di Ventotene c’è un interessante Museo del Mare (Museo del Cavalla), che offre al turista una dettagliata spiegazione della storia locale.
Festa patronale Santa Candida, patrona dell’Isola di Ventotene, è festeggiata il giorno 20 settembre con un settimana di manifestazioni fra il sacro ed il profano. Il “Comitato di Santa Candida”, si occupa della raccolta dei fondi e dell’organizzazione degli eventi che si concludono dopo aver consumato i tradizionali spettacoli in piazza, giochi e la gara di mongolfiere di carta, in cui varie “scuole” si confrontano sulle dimensioni, sulla forma, sulle decorazioni e sulla tecnica di lancio dei palloni, con uno spettacolo di fuochi d’artificio a mare. La Banda accompagna la suggestiva processione, a cui partecipa tutta la popolazione, della Barca di Santa Candida in cui si narra fu ritrovato il corpo della Santa sulle rive del Pozzillo. Mediterranea Charter Sud